Non ha mai usato la brillantina Linetti.

Ci saremmo aspettati da parte del PD dolese  una risposta o quanto meno una spiegazione su ciò che l’ex Assessore Ascari ha affermato su Veneto City. Silenzio assoluto. Alle provocazioni bisogna rispondere, se non si risponde vuol dire che si ha la coda di paglia.  Notiamo che non è stata riportata la dichiarazione , agli atti,  del Dott. Crisafi , che oltre ad essere  Assessore all’ambiente  faceva parte della  ex  maggioranza.  Diciamo ciò per evidenziare che i nodi prima o poi   sarebbero arrivati al pettine. Purtroppo non c’è poi stata la possibilità . Anche l’ex maggioranza ha però commesso un errore: non ha mai usato la brillantina Linetti.

 

Veneto City ossia come girare la frittata corretamente.

 

“Il primo accorgimento per rivoltare la frittata è quello di utilizzare una padella antiaderente.
Procurarsi quindi una paletta di gomma da cucina ed appena il composto comincia ad addensarsi scollare i bordi con molta cautela, affinché la frittata si stacchi senza rompersi.
Il difficile viene ora: per farla girare  bisogna dare un colpo secco al manico . In alternativa è possibile prendere un’altra padella antiaderente della stessa dimensione da porre sopra per ribaltare la frittata”.
Nella giravolta però la frittata non ha retto . Vediamo ora a rallentatore, dove sono stati commessi gli errori da parte di PDL e Lega nei confronti della frittata Veneto City. Nella prima fase sono stati veramente bravi ad usare una padella antiaderente alla realtà dei fatti. La realtà dei fatti è che l’ex maggioranza non si è mai trovata nelle condizioni di dare mandato al Sindaco di prendere posizione  in un incontro decisorio con la Regione Veneto. Dunque non è dato sapere come sarebbe andata a finire se avessero vinto le elezioni. Un punto comunque lo possiamo assegnare a favore. Decisamente, al rallenty  della seconda fase, quella più difficile, si vede benissimo che non si è saputo giocare di polso sebbene fosse stato consigliato i dare un colpo secco al manico. La mancanza di polso è stata determinante  per cui diamo il punto a sfavore. Pareggio allora? Neanche per sogno! Nel girare la frittata  si sono dimenticati di controllare se il gas era accesso. Non lo era! Ci dispiace, ma per girare la frittata ci vuole molta calma e la fretta è una cattiva consigliera.

Ghost City

 

Non si capisce perché se la prendono tanto, gli uni a sostenere il progetto Veneto City ,gli altri ad osteggiarlo e gli altri ancora a non parlarne più-almeno fino a ieri-come l’ex Consigliere Vincenzo D’Agostino che lo definiva un mostro di cemento. L’ex Assessore all’ambiente Crisafi in una dichiarazione, agli atti del Consiglio Comunale del 21/2/2008, affermava che Veneto City era una questione di etica ambientale e come tale bisognava trattarla. Crisafi  faceva riferimento al documento unitario, approvato anche da Rifondazione Comunista, che dava mandato al Sindaco di andare a vedere le carte. Ogni successivo passaggio è stato discusso “coram populo” in Consiglio Comunale. Lezione di democrazia? No, semplicemente buon senso e disponibilità alla partecipazione di tutti i cittadini.

Oggi, la parola Democrazia viene usata a sproposito e dappertutto come il prezzemolo. Non si sottrae a questa mala interpretazione anche l’articolo apparso su “ Politica Dolese”. Quando si afferma che Democrazia è “non interrompere chi sta parlando” si commette il solito errore; si tratta semplicemente di buona educazione. Così come quando il Sindaco convoca un Consiglio Comunale alle 15 o una commissione alle 8,30 non  si commette un atto antidemocratico, ma semplicemente un atto di becero opportunismo.

Senza voler dare sfoggio di erudizione e soprattutto- qualcuno ce ne liberi e scampi- di cultura , diciamo che Democrazia etimologicamente e storicamente significa “potere che ha il popolo nel difendersi contro la dittatura e la tirannide” Non per niente, ad Atene dove la Democrazia nacque, fu inventato l’ostracismo per mezzo del quale ogni cittadino, quando diventava troppo popolare ( non è il caso del nostro Sindaco) doveva essere allontanato proprio per la sua popolarità. In tal modo si evitava l’ascesa di un dittatore populista, e per ciò anche il valorosissimo Temistocle fu poi esiliato. Anche inveire contro chi afferma delle cose che si reputano ingiuste non è né democratico nè antidemocratico può essere semplicemente  un atto di riscatto da parte di chi , plagiato fino al midollo, ora non ne può proprio più. Ho sentito con le mie orecchie l’altro giorno al mercato un signore che come ultimo desiderio avrebbe voluto mettere “ sotto il culo dei politici responsabili” una bella bottiglia molotov. Ebbene questo signore, che non conosco, non è né democratico né antidemocratico è potenzialmente un rivoluzionario.

Detto questo, l’invito è quello di usare le parole giuste al posto giusto e così finalmente ci capiamo e tanto per capirci mi va di continuare ad analizzare ciò che viene scritto sul blog Politica Dolese.

Quando si dice che la Signora Gottardo, Sindaco di Dolo, ha le palle si commette un gravissimo errore anatomico oltre che una grave offesa alle donne che per essere credibili e determinate non hanno bisogno certo di avere attributi maschili. Semmai il nostro Sindaco ha le ovaie.  In quanto ” all’altra luce” apparsa nell’ultimo Consiglio Comunale –ci riferiamo al Consigliere Gei- ci pare tanto che non sia  brillato di luce propria ; anche qui si evidenzia una certa confusione astrologica nella terminologia.

Ritornando all’inutilità della diatriba sulla costruenda Città Verde del Veneto pensiamo che si tratti soltanto di un cavallo di Troia per trasformare Dolo in una grande Crocevia che porterà, per essere etimologicamente corretti, non a Veneto ma a Ghost City.