“Il giuoco delle parti” e la metafora dell’uovo

Eppure erano li, davanti all’ingresso del Comune di Dolo i coccodrilli piangenti ed io li ho visti a mezzanotte di ieri quando percorrevo Via Cairoli per rincasare. Non pensavo che la Coca-Cola che avevo bevuto avesse effetti allucinogeni e così sono sceso dalla macchina con un po’ di paura perchè si sa che se anche piangono, i coccodrilli sono sempre pericolosi. Fortunatamente erano satolli del pasto e mi hanno guardato con indifferenza. La stessa indifferenza delle facce di  bronzo che mi erano apparse sui cancelli dell’ingresso comunale. Ebbene questa mattina i coccodrilli e le facce di bronzo non c’erano più. Saranno state le ombre ad ingannarmi. Solo un guscio di uovo sul marciapiede, svuotato della sostanza di cui rimaneva solo il contenitore come concetto astratto. Il guscio appunto. Giuro non berrò più la Coca-Cola, in compenso andrò a rileggere il “Giuoco delle Parti”con la metafora dell’uovo così da avere altre visioni un po’ più serie.

Un libro per le labbra e le labbra per un libro

Quanti della vecchia generazione, si fa per dire, ha ancora nelle narici e dunque nel bulbo olfattivo l’odore inconfondibile delle vecchie librerie? Vero è che gli odori possono far riapparire antichi ricordi e risvegliarne la memoria come affermava Proust nella sua ricerca del tempo perduto. Ricordo la mia prima elementare quando accompagnato dai genitori sono entrato nel negozio degli odori sacri per acquistare l’abbecedario. Odori nuovi e particolari per nuove connessioni neuronali che mi sarei portato per tutta la vita. Come l’incenso che brucia nell’ostensorio.

Un libro per le labbra e le labbra per un libro, questa frase che è mia  sarà mia per tutta la vita ed è legata a ricordo di mia madre quando leggendo muoveva silenziosamente le labbra come per gustarne il contenuto. Odori e sapori che erano solo lì, nelle vecchie librerie dove ci si incontrava con il professore di latino e greco che spiava i tuoi gusti ed alla fine te ne uscivi fuori con le strofe alcaiche di Orazio mentre forse avresti voluto acquistare l’Isola del Tesoro o le Avventure di Sandokan.

Ora le vecchie librerie chiudono i battenti perché sorpassati dal tempo che non è più circolare come le stagioni, ma orizzontale, come se ci fossero altri orizzonti da scoprire!  Odori e sapori che lasceranno il posto all’anosmia e alla disgeusia. Nel nostro percorso in orizzontale non facciamo altro che spostare la verità sempre più in là e mai destinati a raggiungerla, da qui la nostra sconfitta. La tecnica ha soppiantato la circolarità e la verticalità della nostra vita ed è diventata il nostro Dio, un Dio che non ci fa più assaporare il vero sapore di una mela o di una ciliegia, ma che ci offre paradisi artificiali dove anche l’odore di una vecchia libreria è memoria da cancellare e senza possibilità di un reset del computer. Cosa sia rimasto del gusto e dell’odore della vita non è dato sapere.

Pasolini,Sciascia e Camilleri

Camilleri definito un grande dalla “Stampa” sarà anche grande, ma io preferisco Sciascia. Pensavo se ci fosse fosse una relazione fra i giallo di Pasolini e i gialli di Sciascia e Camilleri e in un certo senso mi sono dato una risposta. Pasolini, sapeva i nomi dei mandanti e degli esecutori delle stragi , ma non aveva le prove .Sciascia nei suoi romanzi non consegna assassini alla polizia, ma fa capire benissimo chi sono i delinquenti e lo fa da grande scrittore. Camilleri dà la soluzione al giallo ed accontenta il lettore che ha bisogno sempre di trovare l’assassino e dare un senso alla propria lettura . Il tutto ambientato in una cittadina siciliana invisibile come lo erano le città di Italo Calvino. Preferisco allora l’originalità del Maestro Sciascia.

Lacrime di coccodrillo

 

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16 h · Spinea, Veneto ·

Riportiamo un articolo postato dall’ Occhio di Spinea” in risposta agli  inefficienti ed imprevidenti Amministratori del Comune di Dolo che con lacrime di coccodrillo piangono dopo essersi divorati il Carnevale degli Storti

 

UN CARNEVALE SPECIALE GRAZIE A TUTTI I VOLONTARI:
Con la festa ancora in corso decidiamo come primo post (seguiranno poi anche foto e video della sfilata) di ringraziare le centinaia di volontari che hanno reso possibile la seconda Edizione del carnevale di Spinea. Laddove altri comuni hanno dovuto annullare le manifestazioni previste, il piano sicurezza messo in campo dalla Pro Loco di Spinea, ha permesso lo svolgimento della giornata di oggi, funzionando alla perfezione.
Il grazie va a tutti i volontari in campo, Pro Loco, protezione civile, polizia locale, carabinieri, questura, croce gialla, volontari del mi prendo e veritas, per l’impegno profuso nella giornata di oggi.
Grazie alla loro professionalità, che farà scuola anche negli altri comuni per poter realizzare iniziative come questa nonostante le nuove rigide disposizioni di sicurezza.

P.S

In ventimila per la sfilata dei carri di Carnevale a Salzano. Grande successo!

Una tazza di cioccolata particolare

“ Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” Questa frase estrapolata dalla commedia “ uno, nessuno e centomila “ riflette molto bene quello che io penso del nostro carnevale quotidiano quando usciamo di casa e anche quando fra le nostre mura domestiche davanti allo specchio ci convinciamo che quello che vediamo è il nostro vero volto.

Ogni paese ha le proprie tradizioni per i Carnevale e questo valeva anche per la cittadina di Dolo dove da più di trent’anni si perpetuava il momento dionisiaco della vita prima di affrontare i famosi quaranta giorni di penitenza della quaresima preceduta dal mercoledì delle Ceneri dove ci viene ricordato : “ pulvis es et in pulverem reverteris “ A ben considerare il Carnevale è dunque una importante ricorrenza dove confluiscono i significati ed i significanti del Natale e della Pasqua. Una tradizione dunque da mantenere e invece? A Dolo il famoso carnevale degli Storti quest’anno non ci sarà perché l’attuale Giunta comunale non ha trovato  il tempo, eppure ce ne aveva, per garantire la sicurezza e i relativi fondi per la manifestazione, neanche fosse  stato il carnevale di Rio de Janeiro. Cosa dire, è una disfatta per i bambini dal punto di vista educativo ed è una disfatta della Giunta che non ha saputo mantenere una tradizione del paese che governano. Gli Storti sono proprio loro, i consiglieri di maggioranza, che si sono appunto dedicati il carnevale del 2018. Fino ad ora  si sono dimostrati non  uno e centomila, ma nessuno.

Ci rimangono i dolcetti storti da intingere nella tazza di cioccolata con Giunta montata

Pardon,volevo scrivere panna montata.