Dobbiamo un gallo ad Esculapio

Ad Esculapio un gallo a te caro amico una risposta. Parto dal presupposto che pochi sanno fare politica, ma tutti la sanno giudicare.E’ troppo presto per dare un giudizio definitivo sull’Amministrazione Dolese , fra due anni qualche somma si può già trarre. Dunque aspettiamo. Per il momento il mio è solo un incitamento a fare bene e penso che fra le righe questo si possa facilmente evincere anche se mi piace esercitare un pò di ars maieutica. Ti faccio un esempio : se dico Sanità in Riviera del Brenta tu cosa pensi? Io penso che in Conferenza dei Sindaci bisognerebbe andare preparati per non farsi cogliere impreparati. Se dico che la maggior parte dei commercianti dolesi non ha saputo modernizzarsi tu cosa pensi? Io penso per esempio che a Dolo manca una libreria degna di questo nome. E potrei continuare ancora per un bel pezzo su questa falsa riga. Ben vengano le notti bianche se hanno qualcosa da offrire, e se sopratutto ci sono i soldi da spendere per far felici i nostri bottegai. Personalmente non penso che questo sia un modo originale per rivitalizzare un paese. E’ una mia idea,opinabile quanto vuoi, e l’ho espressa. E a proposito di notte bianca, ieri sera un mio carissimo amico ne ha passata una con un mal di testa incredibile pensando a come fare per sbarcare il lunario.

Una volta c’era “la Cagnara”

Io so soltanto che a Dolo c’è un’unica libreria  ma non trovo mai i libri che mi interessano -e non sono di gusti difficili- per cui devo andare a Padova o Mestre. Idem  per uno spartito musicale. Per non parlare dei quattro o cinque negozi che certo non si distinguono- a parte Cogno- per essere attrattivi . Dunque possiamo fare tutte le notti bianche che vogliamo tanto la musica non cambia. E’ sempre il solito paese che vorrebbe diventare città ma non ne ha la mentalità. La colpa  è sia del dolese che costituzionalmente se ne fotte e sia dei politici  non importa di destra o di sinistra che non sono stati  e, non sono capaci,  attraverso operazioni   di chirurgia estetica di dare un volto a questo ibrido che si chiama Dolo. Siamo solo bravi a copiare le idee degli altri, la notte bianca ne è un esempio. Adesso per favore non mi dire di andare in Biblioteca se voglio trovare il libro che mi interessa, non amo i “refettori culturali ”  e non sono il solo. Perciò non ti arrabbiare, la mia critica non è di colore. L’urbanistica è cosa seria : è trippa per San Rocco ma non per gatti. Si rassegni il mio amico, che l’unico grande evento culturale a Dolo, è la rassegna di Umorismo e Satira. Almeno per un mese siamo agli onori della cronaca nazionale. Cercatemi Enzo D’Agostino per favore.

La Sagra Sacra

Fino ad ora a  Dolo, ma forse ancora è troppo presto per giudicare, di grandi eventi non se ne sono visti. Nemmeno San Rocco è bastato per trasformare la Sua Sagra in evento internazionale  tale da richiamare gran parte del turismo che conta distogliendolo da mete più accattivanti. Già, il turismo che conta! Non abbiamo bisogno di quel turismo e su questo Pasolini sarebbe stato d’accordo; il paese deve rimanere paese e non avere la velleità del grande avvenimento  che è soltanto culturame posticcio così come culturame posticcio è la nostra festa della Birra. Dolo non è Monaco di Baviera. Abbiamo invece molto apprezzato i banchetti con i prodotti tipici che ben si sposano con i colori ed  i panorami naturali delle Ville lungo la Riviera . Vuoi mettere un buon prosecco! Al diavolo le mode, cerchiamo di recuperare quello che culturalmente è nostro e poi riproporlo al turista che sa  contare. Vero è che stiamo imboccando la strada dell’ibrido: non siamo nè paese nè città. Centro mandamentale è solo parola vuota,contenitore senza contenuti. All’Assessore dei grandi eventi chiediamo un piccolo atto di umiltà: diventi Assessore di un piccolo evento ma che sia veramente nostrano. Sarebbe un modo per onorare il nostro Santo Patrono ed il suo cane che ancora gli stà leccando le ferite inferte da quel male,la peste bubbonica,di antica e di recente memoria.

Silenzio cantatore …forse.

Non c’è che dire, è una buona tecnica quella dell’Amministrazione Comunale di Dolo di non rispondere alle critiche dell’opposizione. Su tre articoli apparsi sulla stampa locale di questa calda estate  non una risposta, magari stizzita. Fanno finta di niente o non hanno niente da dire? Il silenzio è cantatore,  è vero, ma a volte diventa imbarazzante. Per vincere l’imbarazzo il sistema c’è ed è quello di dire anche delle frasi sciocche come :” oggi è una bella giornata, le stagioni non sono più le stesse, rosso di sera buon tempo si spera” magari accompagnate da un sospiro tanto per interrompere la monotomia. Insomma se ci siete battete un colpo. Non fate arrabbiare l’opposizione!

San Rocco, la trippa, e gli ossetti alla brace.

L’estate, la calda estate, sta per finire e San Rocco è ritornato nella sua nicchietta tutto sommato contento che la Sagra in suo onore a Dolo, nonostante la crisi eonomica, sia andata abbastanza bene. Non siamo a Napoli dove San Gennaro scoaugula il suo sangue per farne dono al centro trasfusionale ospedaliero della Sua città; qui a Dolo di ospedale fra poco non ne rimarrà traccia ed è anche giusto giacchè la peste  non è più malattia che possa preoccupare e a San Rocco   sono bastati un pò di trippa e ossetti alla brace. San Rocco sei un Santo da niente se ti fai fregare da San Salvioli!

Domenica è sempre domenica

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il pensiero del Dott. Crisafi sulla proposta del PDL di Mira di costruire una Centrale Nucleare ad Arino.

“Nientepopodimenoche’ avrebbe detto Mario Riva noto presentatore del Musichiere dei  tempi passati : una centrale nucleare fra Arino e Cazzago al posto di Veneto City. I proponenti , esponenti del PDL di Mira, ci tengono a precisare che non è una boutade estiva ma una proposta da valutare seriamente  e senza preconcetti.La domanda che sorge spontanea è se gli esponenti del PDL di Dolo sono d’accordo e se si come faranno a spiegarlo ai Dolesi e sopratutto al Signor Gianni Casarin rappresentante, con i suoi cinque iscritti, del circolo Arino per il Futuro. Se il futuro di Arino è quella di avere una centrale nucleare noi di sinistra potremo stare tranquilli che alle prossime amministrative faremo il pienone di voti e senza neanche impegnarci: basterà essere contrari e senza tante parole. Ringraziamo fin da ora il coordinatore del PDL di Mira Eugenio Pasqual ed il suo collega consigliere Mario Morara per quanto vorranno spendersi per portare avanti con coerenza siffatta proposta. “Domenica è sempre domenica  si sveglia la città con le campane” recitava la famosa canzone del Musichiere noi francamente non ci vorremmo risvegliare  con l’allarme di qualche sirena. Comunque sia, faremo una interrogazione ai nostri attuali amministratori del PDL e della Lega per sapere cosa ne pensano. Speriamo non siano contrari.”

Alle prossime Amministrative votate San Rocco.

Addio neurologia dell’Ospedale di Dolo. Un doppione in meno a vantaggio dell’Ospedale di Mirano che manterrà i posti letto neurologici. Anche l’otorinolaringoiatria è doppia, ma Mirano è già sul piede di guerra e guai a chi la tocca non importa se doveva rimanere a Dolo; si sa i doppioni bisogna eliminarli. Anche l’Ospedale di Dolo è un doppione : sindaci ed ex sindaci della Riviera perchè non eliminarlo in blocco? L’Ospedale unico lo stanno già realizzando a pochi chilometri dalle vostre poltrone presenti e passate. Comitato Marcato se ci sei batti un colpo, ma piano ti raccomando, ti potresti risvegliare di brutto. Fra poco anche le emergenze dirotteranno su Mirano ed allora sarà veramente finita. E’ giusto che sia così perchè noi ci teniamo San Rocco che già ci ha salvato dalla peste… alle prossime elezioni votatelo!