C’era una volta un Consigliere di Opposizione

Davvero non si comprende come l’ex Consigliere di Opposizione del Comune di Dolo che portava all’attenzione di tutto il Consiglio un ordine del giorno, seppure dettato da altri, a difesa dell’Ospedale contro il suo costante depauperamento, una volta diventato Sindaco dello stesso Comune si disinteressi del problema. Davvero incomprensibile che voglia l’ex Consigliere di Opposizione e ora Sindaco, offrire lo spazio per un elisoccorso che magari porti il suo cognome sebbene non si chiami Marco ma Alberto , quando fra poco si ritroverà un ospedale ancora più impoverito giacchè né le schede ospedaliere del 2016 sono state attuate né quelle di prossima uscita promettono nulla di buono. Se il Sindaco Polo si disinteressa del benessere dei suoi cittadini allora è normale che venga scavalcato da un comitato civico apartitico di scopo e non è normale che il Sindaco si risenta per questo. Si, proprio così , il nostro Sindaco sentendosi scavalcato non ha permesso che si discutesse, con il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, la questione Ospedale. Il nostro “ mangia pane e memoria “ ora Sindaco del Comune di Dolo mettendo la museruola ad alcuni suoi cittadini si è disarcionato da solo non da un cavallo che non ha saputo cavalcare.

Aveva ragione Anton Cechov

Le forze politiche a Dolo sono indifferenti alle sorti del loro ospedale mentre in Regione si sta approvando il piano socio sanitario e solo successivamente, saranno esplicitate le schede ospedaliere che ci diranno di quali servizi la nostra struttura potrà disporre. Intanto appare sempre più evidente che piano piano e senza far rumore ci hanno sottratto primari e posti letto previsti dalle precedenti schede ospedaliere e mai attuate. Per non parlare delle strumentazioni obsolete che non permettono il miglioramento delle professionalità dei vari operatori. Dunque stiamo parlando di una scatola quasi vuota. Indifferente è anche il Sindaco di Dolo su cui gravita la struttura. Indifferenti i cittadini che per definizione sono pazienti e dunque dovranno sopportare i disagi della mancata applicazione di ciò che era stato previsto. Indifferenti gli operatori che lavorano nella struttura che dovranno obbedire senza fiatare e per paura accettano un lavoro che più non li gratifica. “l’indifferenza è una morte prematura” E’ proprio cosi per tutte le cose e dunque anche per il nostro ospedale .

Se non ora, quando?

L’ospedale di Dolo è la più grande ricchezza del nostro territorio e va difeso e valorizzato. L’ex amministratore del nostro ospedale Vincenzo D’Agostino promuove un patto di difesa apartitico del nostro presidio ospedaliero. Svegliamoci prima che sia troppo tardi. Pubblico l’articolo postato dal promotore del patto e da me condiviso.

Vincenzo D’ Agostino
9 h ·
Patto a difesa del presidio ospedaliero di Dolo. Nasce un Comitato apartitico di cittadini .

C’e’un limite alla decenza e, ancora una volta, la Giunta di Dolo e i velinari della cronaca locale lo hanno superato tacendo sulla preoccupante situazione del nostro presidio ospedaliero .
Lo spazio per un elissoccorso nella zona sportiva ,specchietto per le allodole per i creduloni e i galoppini, e votato nell ‘ultimo consiglio comunale ,e’diventato una primaria e improcrastinabile esigenza del presidio di Dolo .

Ancora una “giornata storica” per questa giunta scalcinata,un grande successo( hanno recuperato 176 anni di ritardi questi Matusalemmi ,roba da ridere ) da spacciare come tanti altri ,quando ormai la memoria si azzera ogni mattina.

Ignorano ,come gli altri sindaci in letargo della Riviera , che nel presidio di Dolo sparisce a gennaio il quinto primario,quello di cardiologia che passa sotto la direzione del primario di Mirano,e che restano non attuati anche se previsti nelle schede sanitarie del 2016 le seguenti strutture:
32 posti letto neurologia
3 posti letto cardiologia
10 posti letto oncologia,
medicina sportiva
25 posti medicina riabilitativa
strutture intermedie per acuti .

Cui va. aggiunto un assetto organizzativo che stabilisce turni per medici e infermieri davvero pesanti e che mettono in discussione la sicurezza del personale e la efficienza della stessa assistenza. Va aggiunto, ancora, che in Regione stanno gia’discutendo le nuove schede sanitarie che entreranno in vigore nel 2019 e delle quali non sappiamo nulla .

A difesa del nostro ospedale e degli interessi generali della comunita’ ritengo sia arrivato il tempo di promuovere un nuovo comitato di scopo ,apartitico e. aperto.a tutte le collaborazioni ,come quello promosso contro il supermercato appena sciolto grazie al risultato ottenuto.

A Camposampiero tutti i sindaci della alta padovana hanno iniziato la loro civile protesta contro le previste soppressioni della Regione con il.sostegno del cons regionale Ruzzante
.A Dolo e nella riviera ,invece, il cons. regionale Ferrari continua ,imperterrito, a tubare con la maggioranza che gli consente con i suoi contentini di farsi tanta pubblicita’ gratuita sulle pagine locali della cronaca e qualche gita a Dolo della 5 commissione sanita’ per discutere sul sesso degli angeli .

Le adesioni al comitato

-Vincenzo D’Agostino ex amministratore. dell ‘ospedale e della Ulss 18,promotore
-Claudio Bertolin .ex sindaco di Dolo
-Massimo Pavan .ex cons.comunale
-Vincenzo Crisafi ex assessore e ex pneumologo dell ‘ospedale
-Marco Cagnin ex consigliere
-Matteo Gaspari, dip .Bancario
Adone Doni ,cofondatore Difesa civica
-Giuseppe Duso ,manager
-Simone Nicole’, dipendente azienda pubblica
Vincenzo D’Agostino