Dolo, borgo felice!

 

Dolo è risultato da una indagine promossa dal centro studi Sintesi uno dei borghi più felici d’Italia: la prova definitiva, dice il Sindaco Gottardo, che la Sua è l’Amministrazione dei fatti e non delle parole. In pratica la Dottoressa Gottardo si proclama “eudaimon “ dei dolesi e sindaco del paese di Kirghisia.

“ Nel paese di Kirghisia tutti lavorano tre ore al giorno: il resto del tempo è dedicato a se stessi, all’amore, alla famiglia,ai figli,alla vita insomma.Si lavora meglio, non ci si ammala di ansia e di stress , si è sereni e realizzati e quindi più produttivi. Gli anziani hanno ingresso privilegiato e gratuito a cinema e teatri, non pagano i trasporti, e inoltre hanno piccoli appezzamenti di terreno da curare. I bambini non stanno seduti in aule chiuse, ma giocano nei parchi, e imparano in maniera naturale e duratura, perchè lo desiderano. E chi vuole fare l’amore, porta in bella vista un piccolo fiore azzurro: così l’amore non genera ipocrisia, incomprensioni ed imbrazzi. Non c’è pubblicità ed auto elogio, ma informazione”.  Così viene recensito il libro di Silvano Agosti, “Lettere dalla Kirghisia” che però è molto lontano dall’idea di felicità del Sindaco Gottardo. Felicità è eudaimonia ed è fenomenno dell’anima la quale prova piacere o dispiacere a esistere a seconda che si senta realizzata. Non ci sono indicatori per descrivere il fenomeno, se ne faccia una ragione il Sindaco Gottardo prima di prendersi il merito di aver fatto, con il suo mandato, felici i Dolesi.