Il mal dei fiori,ovvero al fioraio la patacca

” L’attesa era tutta per l’arrivo di George Clooney con lo speaker della manifestazione che dava in diretta l’aggiornamento sulla sua posizione. Molti erano i fans presenti tra cui una donna di Padova che dalle otto di mattina aspettava sotto il palco delle autorità per avere un posto in prima fila”

Il virgolettato si riferisce all’articolo della Nuova Venezia.Il palco delle Autorità è invece,dico io,quello dei pataccari.Povera signora di Padova, non avrà dormito la notte per non far posto ai sogni che di solito ingannano. No, l’incolpevole fioraio ed organizzatore del Carnevale dei “dritti”  signor Cogno, era stato categorico nel confermare la presenza dell’attore.Chi ripagherà ora quella donna  della notte perduta? Signora mia, l’Italia va a rotoli anche per colpa sua! Si faccia una bella dormita questa notte e domani se avesse la ventura di passare dal fioraio Cogno gli chieda se anche il prossimo anno si farà ciurlare dall’assessore Vescovi ; e già che c’è, gli suggerisca di coltivare non i fiori non ti scordar di me,ma quelli di non ti scordar  di lui.

L’Amministrazione Dolese come metafora di patacca.

Conoscendo le promesse elettorali dell’attuale amministrazione comunale c’era da aspettarselo.Patacche erano quelle promesse e patacca è stata la presenza , data per certa,di Geoge Clooney al carnevale dei ” dritti”. Le patacche elettorali sono servite per vincere le elezioni, la patacca di carnevale a richiamare il maggior numero di persone che speravano, contenti loro, di toccare almeno la giacca dell’attore. L’assessore Vescovi avrà pensato che a carnevale ogni scherzo vale e se Parigi val bene una messa figurarsi  se Dolo non valga un sosia. Quello che possiamo argomentare è che l’amministrazione dolese sta assumendo sempre più i contorni di una metafora: quella della patacca e dell’apparenza.  D’altra parte basta frequentare i Consigli Comunali per rendersene conto. Sembra che il prossimo anno al signor Cogno verrà garantita la presenza, al carnevale, di Gesù in persona. Anche qui non vorrei, considerando i tantissimi sosia in giro, che  il solito povero Cristo  lo prenda sempre dentro i fondelli. Congratulazioni per la riuscita dell’evento, la Pro Loco,in assenza di sosia, non avrebbe potuto fare di meglio, ma almeno non avrebbe truffato nessuno. Un’ultima considerazione: una amministrazione comunale, il minuscolo è d’obbligo, che organizza scherzi non si era ancora vista!

Ragazzate!

L’occupazione del campanile di San Marco da parte di giovani leghisti  era una ragazzata così come la” lucchettizzazione” del Comune di Dolo da parte delle brigate verdebiancorosse . Seppure ragazzate non ho condiviso e non condivido le due cose. Racazzate! Condivido invece l’idea che si possa ufficializzare la brigata verdebiancorossa in contrapposizione a quella verde leghista e secessionista. Così come  condivido l’idea che il Va Pensiero di Giuseppe Verdi venga espropriato dalle ugule dei vari Borghezio,Bossi e Calderoli a favore di noi Italiani che siamo i reali eredi di quell’inno. Non sarebbe una cattiva idea , se in onore dei centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, i Consiglieri d’opposizione del Comune di Dolo indossassero la cravatta con i colori del verdebiancorosso. Almeno per quest’anno…e per gli anni avvenire.

Bilancio, sotto vuoto spinto.

L’Assessore al Bilancio sale in cattedra e con piglio da tecnico prestato alla politica- ci domandiamo cosa significa- dà i numeri. Somma con tante sottrazioni. Il capo settore ai tributi, impiegato comunale, viene così scalzato dal suo ruolo di asettico addizionatore e sottrattore dei conti pubblici. In pratica viene costituito un doppione che purtoppo ha un costo. La politica e le sue linee ? Non ci sono. O meglio ci sono i regolamenti da rispettare. La cultura è un optional così come lo sport, l’associazionismo, il mantenimento dello status quo di centro mandamentale  o quello tanto pubblicizzato di appendice di Venezia. Nessun Assessore detta le linee programmatiche del proprio mandato; non si era mai visto! Monna Lisa con il suo sorriso enigmatico non ci convince. Che dietro quel sorriso ci sia il nulla assoluto? Politicamente, si intende.