I Pinocchi sui muri di Dolo e i pinguini del Polo nord

 

Si sa, anche se non c’è nessuna targa ad affermarlo, che Dolo è il paese dell’umorismo e della satira.

Apprendiamo che i famosi pinguini posti difronte al monumento dei caduti di Via Vittorio Veneto  non sono stati trafugati di notte da militi ignoti, ma fatti scomparire dalla stessa Amministrazione Comunale che stando alle parole del Sindaco “ sono stati levati perchè in quel momento c’era  una situazione rovente dal punto di vista politico e abbiamo voluto farlo con il sorriso “ Infatti tutti si sarebbero fermati da buoni buontemponi al sorriso se non ci fosse stata come sembra una “denuncia” da parte della stessa Amministrazione ( Nuova Venezia del 29/11/2017).

A questo punto sorge spontanea la domanda a chi è stata fatta la denuncia, perché dal punto di vista sostantivale la denuncia è un atto formale con il quale si dà notizia alla competente Autorità di un reato perseguibile d’ufficio. Dunque la denuncia è stata fatta alla competente Autorità Giudiziaria o all’Amministrazione Pubblica del Comune di Dolo o ancora e semplicemente ai cittadini dolesi? Sembra questione di lana caprina, ma a ben ragionare non lo è.

Se la denuncia è stata fatta ai Carabinieri si tratta di un fatto rilevante in quanto per stessa ammissione del Sindaco sono stati prelevati dal Comune stesso . Se è stata fatta all’Ente Pubblico Comunale si sono autodenunciati da soli ed infine se è stata fatta per dare contezza ai cittadini dolesi, ebbene è stata detta una bugia e allora ne fanno fede i pinocchi dipinti sui muri di Dolo. Noi siamo del parere che nessuna denuncia sia stata fatta e che da parte dei nostri Amministratori è stato semplicemente “un modo di dire ” tanto per fare un po’ di umorismo e per rallegrare  i cuori. Comunque un bel tapiro se lo meritano!

Avviso ai naviganti.

 

 

 

Indietro tutta e senza barra, si naviga a vista.

Commenterei così alcune decisioni prese dall’attuale Amministrazione di Dolo dopo che anche la convezione con Veritas per il monitoraggio  ambientale dell’aria è stato annullata. D’ora in poi non avremo più il bollettino giornaliero sulla concentrazione degli inquinanti, ma solo due rilevazioni in inverno ed in estate i cui risultati verranno conosciuti dopo sei sette mesi. Il progetto di misurazione puntuale dell’inquinamento atmosferico aveva tre scopi: il primo era quello di osservare se a mutamenti del traffico automobilistico e delle emissioni corrispondeva effettivamente un miglioramento della qualità dell’aria, il secondo era quello che a distanza di qualche anno si potessero incrociare i dati con quelli fornite dall’ASL sulle patologie respiratorie, il terzo era politico e cioè  che tutto i soldi che si fossero incamerati  dall’introito delle antenne telefoniche montate sul nostro territorio fossero investite in materia di tutela ambientale.

Nessuno di questi scopi è stato realizzato né dalla precedente Amministrazione né dall’attuale.

Allora navighiamo a vista senza timone e senza timoniere. Avvisiamo i naviganti che possono continuare a dormire che il mare è ancora calmo.