Come le luci di posizione per l’atterraggio.

Ricordo quando qualche elicottero atterrava nella piazzola verde dietro l’ex padiglione della medicina, all’interno dell’ospedale di Dolo. Questo per dire che una piazzola per elisoccorso ha senso se è ubicata all’interno e non all’esterno della struttura sanitaria. A parte questo reputo che una piazzola che possa essere utilizzata per 24 ore è cosa utile, ma è certo che non potremmo utilizzarla per soccorrere pazienti critici in loco. Già perché l’ospedale di Dolo non è in grado di assicurare l’emergenza in nessun campo. Naturalmente sto parlando di emergenza verificatasi all’esterno dell’ospedale giacchè per i ricoverati , se si arriva ad avere bisogno dell’elicottero, significa che si è perso tempo nella diagnosi immediata. Per non parlare del fatto che si perderebbe ulteriore tempo nel trasporto alla piazzola ubicata all’esterno. Il grave politraumatizzato, l’infartuato, l’ ustionato grave tutti pazienti, che una volta valutata in loco la serietà della patologia, dovrebbero immediatamente prendere il volo per le destinazioni più attrezzate senza passaggi inutili. Quello che alla fine dispiace è che un territorio di 250 mila abitanti sia giudicato, per quanto concerne gli ospedali ivi allocati, un passaggio inutile . E’ mancata la capacità e la volontà politica di richiedere un ospedale unico per questo territorio e che, se ci fosse stata unità negli intenti, avrebbe contato come una città altrettanto popolosa al pari di quelle città che hanno 250 mila abitanti che posseggono strutture adeguate per affrontare la maggior parte delle emergenze. Non tutte chiaramente.
Ritornando al discorso iniziale e a mo’ d’ esempio, l’altro giorno nella piazzola di rifornimento di benzina ad Arino un uomo si è sparato, l’elicottero sopraggiunto è comodamente atterrato nel terreno circostante e lo ha immediatamente trasportato a Padova. Certo se il fatto fosse accaduto di notte ci sarebbero volute le luci di posizione, ma questo è un altro discorso.