Se non ci fossero i poeti.

Nel gennaio del 1988 Emanuele Severino pubblicava un articolo dal titolo “ L’orrendo volto della nuda verità “ nel quale affermava che c’è un solo mondo , ed è falso, crudele, contraddittorio, corruttore, senza senso e che se ancora si vuol usare la parola  “ vero”, si può dire che un mondo così fatto è il vero mondo. Continuava dicendo che noi abbiamo bisogno della menzogna per vincere questa verità, cioè per vivere.

“ Per noi, cioè per l’uomo come per lo più vive , significa vincere la verità, cioè impedire di agire su di noi e di paralizzarci. La verità, il mondo così com’è, ha un volto orrendo. Guardarlo è perire. Bisogna dunque coprirlo per sopravvivere . E ciò che copre la verità è menzogna. La verità è brutta, ma abbiamo l’arte per non perire a causa di essa”.

In questa uggiosa domenica di gennaio leggo poesie e penso che Platone avesse proprio ragione a cacciare i poeti e gli artisti in generale-mentitori per eccellenza-  dallo Stato, ma oggi  non ne posso fare a meno se voglio sopravvivere.