Robbine e Robinie

Mentre il Prof Joao Nunes parlava di paesaggio ad una vasta platea,  alcune persone – poche in verità – si preoccupavano più di alcuni alberi di robinie che di ascoltare per imparare. Perché  regalare perle ai porci ? Mi son chiesto! Una grande lezione di filosofia applicata al nostro modo di vivere il tempo che non è più misurabile con lo stesso metro perché come il paesaggio è “conseguenza della vita.”  Un linguaggio chiaro e rappresentativo dell’armonia, che  è solo un < harmozein> , un adattare ( téchne) il moderno perché l’antico si valorizzi. L’oggetto , il tempo, lo spazio e noi , questo è stato   il tema interessantissimo della serata a villa Concina. Fra cinquanta anni l’aspettativa di vita dell’uomo sopravanzerà quella dell’albero che non sarà più punto di riferimento di misura del tempo. Fra non molto gli alberi di città non saranno più in grado di assorbire tutta l’anidride carbonica prodotta, con il risultato che l’ossigeno comincerà a mancare. Penseremo allora alla gestione degli alberi  che dovranno avere forti capacità di assorbimento degli inquinanti . L’acero, la betulla , il cerro, il ginkgo, il tiglio nostrano, l’olmo , il frassino e l’ontano saranno gli alberi che sostituiranno quelli delle nostre città. Costituiranno le nuove armonie che si adatteranno al nostro nuovo modo di vivere . Più il là un albero sintetico ci ricorderà di quello vero che non sarà più stato in grado di regalarci la giusta quantità di ossigeno necessaria per vivere.