Le facce di bronzo dei Sindaci della Riviera del Brenta

Vincenzo D’ Agostino

13 min · 

Le proteste dei sindaci sull ‘ospedale rasentano l ‘ipocrisia

Hanno dormito per 3 anni ed ora si sono svegliati per protestare contro le nuove schede sanitarie dell’ospedale di Dolo -Loro,sempre acquiescenti nei confronti della direzione generale Dal Ben , e che come Comitato dei sindaci, organo consultivo della ulss 3 distretto di DOLO, con presidente Checchin sindaco di Spinea, non si sono mai interessati della preoccupante situazione in cui versava l’ospedale di Dolo- Invece di informarsi direttamente dal .personale si sono sempre accontentati di ricevere tranquillanti informazioni dal direttore Dal Ben

. Ora alla chetichella e uno alla volta si affannano con comunicati di protesta a dire che la Regione ha tagliato troppi letti e non sanno dire altro

. Lo fa POLO che solo ora si e’ accorto che a Dolo c’e’ un ospedale ,lui che si e’ compiaciuto di dire sulla stampa che ” lavorava a contatto di gomito con il direttore generale “;

lo fa il sindaco Dori di Mira che ha rifiutato senza motivazione un incontro con il comitato civico da me promosso a difesa dell’ospedale, affidandosi all’ inconcludente ghost writer assessore Sacco che da anni gioca nel doppio ruolo: Assessore alla trattativa con la Direzione ulss sulla costruzione del distretto sanitario a Mira, da me difeso in modo argomentato sul blog contro Polo che lo voleva a tutti i costi a Dolo nell’ex Tribunale ; come rappresentante critico di un comitato Marcato che non esiste di fatto e di diritto;

lo fa la sindaca di Stra che si ‘ e’ rifiutata di ricevere il comitato civico e che continua ad atteggiarsi a presidente di una Conferenza di sindaci che,come sostengo da 20 anni a cominciare dalla consigliatura Bertolin,non ha alcuna valenza giuridica in quanto non prevista dal nostro ordinamento e che non puo’ essere considerata neanche una associazione in quanto non registrata

-Tace il.sindaco Martellato di Fiesso soddisfatto in un passato recente dei suoi incontri positivi e tranquillizzanti col direttore Dal Ben .

Insomma nessuno di questi inconcludenti e incoerenti protestatari puo’ presentare una proposta di revisione delle schede in 5 commissione sanita’ regionale che ha iniziato la discussione ” politica e non tecnica ” ,come ha dichiarato il presidente Boron , in quanto non ha titolo per presentare proposte concrete di revisione

-E che dire poi del consigliere regionale ” Mai mollare” Ferrari di Camponogara che si e’ fatto garante per anni di milioni a favore dell’ospedale e della intoccabilita’ dei servizi e che ora tace e non dice cosa proporra’ nella commissione di cui fa parte ; e di letti parla sempre e comunque il coordinamento riviera del Brenta di cittadini per l’ospedale che meglio e piu’ giusto sarebbe definire il comitato di Sel,LEU,Potere per il popolo etc pronto a stringere accordi col doroteo Polo per qualche poltrona in.comune .Si e ‘ distinto per l ‘ accordo col consiglio comunale di Mira di votare un documento di protesta nominalistica e generica sul ruolo dell.’ospedale.

Ma ora veniamo al dunque con qualche riflessione- analisi propositiva che come Comitato CIVICO indipendente facciamo da mesi :

-al taglio di 4215 letti pubblici previsto dalle schede SANITARIE Regionali per il Veneto risponde un aumento di un + 16 di quelli privati ,e sui 18.398 posti assegnati ai 70 ospedali ( 43 pubblici e 27 privati ) del Veneto dal Ministero della salute la Regione li ha portati in diminuzione a 17.852-Questo dato e’ frutto di una spiccata tendenza in atto da anni verso la privatizzazione dei servizi sanitari , ma anche di un monitoraggio per 5 anni sui letti effettivamente utilizzati e quindi sull’indice di saturazione annuale dei posti occupati – Di cui nessuno parla e se ne occupa anche perché nel nostri distretto l ‘indice annuale di saturazione dei letti non supera il 62%;

– i posti letto nel nostro ospedale si attestano sul 2/1000 mentre a Mestre si arriva al 5/ 1000 abitanti; siamo al.di sotto della media regionale del 3 per mille;

– i tempi di attesa al pronto soccorso per i codici bianchi e verdi a Mestre si attestano sulle 4,06 ore, a MIrano 3 h e 58 minuti , a Dolo 3 h e 57 m.;

– i ricoveri a Dolo nel 2018 sono stati 12862 , a Mirano 11134; dopo Mestre Dolo, con le sue 8 sale operatorie , ha il piu’ alto numero di interventi chirurgici , di gran lunga superiore a quelli di Mirano che ha due sale operatorie;

-siamo al 3 posto per l ‘ indice di vecchiaia e oltre il 50 % dei ricoveri riguarda la popolazione over 65;

-in termini di apicalita’ Dolo passa complessivamente da 16 a 12 , ma guadagna il primariato di Cardiologia e del Pronto soccorso ;

– il minor utilizzo di posti in ostetricia ridotta dalle schede ad unita’ semplice con 15 posti non giustifica la eliminazione della apicalita’ A Dolo i nati nel 2018 sono stati 589 e a Mirano 911.Il programma nazionale esiti del ministero impone un volume di attivita’ che ostetricia di Dolo rispetta e il. Portugruarese no , dove con – di 500 nati rimane l’apicalita:z;
i 6 posti di pediatria per un bacino di oltre 280 mila abitanti , compreso il miranese, sono assolutamente inadeguati e vanno aumentati almeno a 10 posti ;

-l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei malati cronici a Dolo diventa un fatto penalizzante : spariscono le UOC : lungodegenza e riabilitazione funzionale con 45 posti e 2 Primari che vanno a Noale, sparisce rispetto alle schede del 2016 anche l’oncologia con 10 posti –

-cancellate a Dolo le apicalita’ di laboratorio di analisi,anatomia patologica,e ancor prima medicina trasfusionale che diventano Unita’ semplici con attivita’ garantita in ambito aziendale), cioe’ a Mestre;

-Dolo come Mirano vengono chiamati ad accollarsi l’operazione finanziaria per la costruzione dell ospedale all’Angelo, voluto da Galan presidente e vice Zaia,; il prestito dei privati di 124 milioni e la concessione dei servizi per altri 24 anni comportera’ il rimborso di un miliardo e 500 milioni . Davvero un.”buco nero” .Ovvio che accentrando i servizi tagliati a Dolo e altrove Mestre aumentera’ le entrate che renderanno piu’ facile il rimborso di 72 milioni all’anno alla societa ‘ francese che gestisce i servizi ;

-inconcepibile sul.piano tecnico la riduzione da 8 a 6 posti in terapia:intensiva ( rianimazione) a Dolo mentre a Mirano che ha meno interventi chirurgici rispetto a Dolo ne vengono assegnati 10 ; non e ‘ condivisibile che Dolo con tutta la sua attivita ‘ abbia una rianimazione considerata Unita’ semplice senza una apicalita’ , peraltro in.vista in estate del pensionamento del primario Michielon .Visto che gli anestesisti sono.introvabili e ‘ bene tutelarsi gia ‘ da ora con la previsione di una apicalita’ a Dolo; .

– non e ‘ condivisibile la lungodegenza di Dolo assegnata a Noale con un ospedale di comunita’ di 20 posti a supporto o in sostituzione come indicano le schede.
L’ ospedale di comunita ‘ ,tanto per intenderci ,e’ una struttura intermedia riservata ai pazienti cronici non in grado di lasciare il ricovero per tornare a casa .Queste strutture , come ho gia ‘ scritto ,sono affidate alla direzione di un medico generico o dell ‘ospedale e la gestione affidata ad un capo infermiere .

Dal 30 /60mo giorno di permanenza nello a struttura comunita’ il.paziente dovra’ pagare un contributo di 25 euro al giorno che finiranno in accollo ai comuni. 
A Dolo e’ previsto un ospedale di comunita ‘ di 24 posti letto che sara’ collocato probabilmente nella ex geriatria, ora in parte assegnata alla casa di riposo .

– della vergognosa situazione logistica dei ricoveri da terzo mondo nel monoblocco rimane la favola dei 30 milioni raccontata per anni dal cons. reg.le Ferrari .Ora ci dicono che tutto e’ legato alla questione Autonomia della Regione,intanto campa cavallo che l ‘ erba cresce anche per la scala esterna di sicurezza .Per la quale forse trovero ‘la soluzione se non si sbrigano a rispettare
l ‘obbligo di legge.

-quanto al personale medico e infermieristico ,stressato per i turni pesanti e la carenza di organico in.quasi tutti i settori , e’ una questione che non puo piu’ essere sottovalutata; nella nostra ulss 3 mancano 230 medici ,46 infermieri e 53 o.s.s.;

– il.ricorso ai medici in pensione non regge , cosi come la ricerca all ‘estero di personale medico .Gli stipendi dei nostri medici sono inferiori a quelli dei medici di altre Regioni come ha chiarito ,tabelle alla mano, la Cgil ma soprattutto rispetto alla Francia e alla Germania dopo vengono pagati il.doppio .

.Da noi un neo assunto medico percepisce 2600 euro al.mese senza progressione di carriera per 25 anni .IL contratto dei medici e’ fermo da 12anni . La situazione e’ insostenibile anche perche’ l ‘investimento regionale sul personale che non si vede avrebbe il.valore di un investimento sulla tutela della salute dei cittadini
.Questa la nostra posizione di Comitato civico che ora vogliamo fare conoscere a tutti i cittadini attraverso la pubblicazione su vari siti, visto che Perini del.Gazzettino e Abbadir de la Nuova Ve, per non scontentare il.potere ,non propongono ai loro giornali di riferimento i nostri comunicati per la pubblicazione .

Vincenzo D’ Agostino
Promotore comitato civico a difesa del presidio di Dolo